Il marmo di Carrara

Il marmo di Carrara è indubbiamente il marmo più famoso al mondo e più apprezzato da artisti ed architetti.

Per il suo colore bianco luminoso e le venature nere e grigie nell’antichità era considerato il marmo perfetto per antonomasia e a distanza di qualche millennio dalla scoperta dei primi giacimenti mantiene inalterato il suo primato di purezza (Carbonato di Calcio = 98%).

Questa pietra viene estratta nelle Alpi Apuane, nella zona di Massa Carrara.
Sembra che le cave fossero già utilizzate durante l’età del Ferro dai Liguri di Ameglia, vicino a La Spezia mentre le estrazioni vere e proprie iniziarono a partire dall’epoca dei Romani, con Giulio Cesare ma è nel Rinascimento che questo materiale ebbe il successo più grande: nel 1497 Michelangelo Buonarroti andò personalmente nelle cave di bianco per trovare il marmo più adatto per realizzare la Pietà e altri artisti come Donatello, Canova e Bernini scelsero proprio il marmo di Carrara per sculture e monumenti che tuttora sono una bandiera dell’Italia nel mondo.

Il marmo estratto nella zona di Carrara è presente in tante tipologie che si distinguono tra loro per le sfumature e le venature che le caratterizzano: qui ne citeremo alcune.

Il Marmo Bianco di Carrara è il tipo più classico e conosciuto ed è suddiviso in “Bianco C”, col fondo più bianco, e “Bianco CD”, con il fondo appena più grigio.
È un materiale con grana omogenea e sottile e una particolare lucentezza, capace di dare grande luminosità agli ambienti.

Un altro tipo di bianco è lo Statuario, di grande prestigio, con fondo bianco uniforme con lievi venature grigie o color oro.
È un marmo presente in quantità limitate, decisamente costoso e che viene utilizzato nelle abitazioni più lussuose.

Il Calacatta è un’altra variante con grana fine, di colore bianco caldo con sfumature grigie ma anche di tonalità differenti a seconda del luogo di estrazione in quanto non viene estratto solo a Carrara ma anche in altri punti delle Alpi Apuane: esistono tipologie di Calacatta con venature dorate, un’altra con sfumature viola e un’altra ancora con venature grigie e dorate assieme. Le sfumature naturali della pietra rendono questo materiale molto raffinato.

Anche il Bardiglio viene estratto a Carrara ma, diversamente dai materiali citati finora, è di colore grigio scuro con venature sottili nelle varie sfumature di grigio e qualche piccola striatura bianca.
E’ molto adatto per pavimenti e rivestimenti eleganti.

Quali sono gli ambiti di utilizzo più comuni del marmo di Carrara?

Del fatto che il Marmo di Carrara sia stato ampiamente usato nella storia per realizzare statue, sculture, opere d’arte ed edifici di pregio abbiamo già detto sopra.
È un marmo che può essere utilizzato all’esterno in quanto dotato di notevole robustezza ma che oggi viene usato soprattutto negli ambienti interni per pavimenti, rivestimenti, bagni, ripiani cucine, nella funeraria e anche come complemento d’arredo. Le finiture più comuni sono la lucidatura, la levigatura, la spazzolatura e la sabbiatura.

Il marmo di Carrara è anche protagonista della tradizione culinaria italiana: da questo marmo si ricavano delle conche che vengono impiegate per preparare il famosissimo lardo di Colonnata. Inoltre, sempre in questo materiale vengono realizzati i mortai per pestare basilico e pinoli ed ottenere così il pesto genovese.

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